A questo punto, durante la fase di inspirazione inserire con cautela la cannula nel tracheostoma,
reclinando leggermente indietro la testa (vedere fig. 7).
Far avanzare la cannula all'interno della trachea.
Dopo aver spinto la cannula in trachea, è possibile raddrizzare la testa.
Nel caso in cui venga utilizzato un otturatore, rimuoverlo immediatamente dalla cannula tra-
cheale.
Le cannule tracheali devono essere bloccate sempre con la speciale fascia di fissaggio. Questa
fascia stabilizza la cannula e ne garantisce un posizionamento sicuro nel tracheostoma (vedere
IT
fig. 1).
1.1 Gonfiaggio della cuffia (se presente)
Per riempire il cuffia a bassa pressione, tramite l'attacco Luer (connessione conica a norma) del
tubo di alimentazione si crea una pressione predefinita nel manicotto utilizzando un apparecchio
di misurazione della pressione della cuffia (ad es. Appareecchio di misurazione della pressiona
della cuffia MUCOPROTECT
art. n° 19500). Salvo diverse prescrizioni del medico, consigliamo
®
una pressione della cuffia compresa fra min. 15 mmHg (20 cmH2O) e 22 mmHg (30 cmH2O).
La pressione del manicotto non deve mai superare 22 mmHg (circa 30 cmH2O).
Riempire la cuffia al massimo fino a questa pressione nominale e accertarsi che la cannula
garantisca un sufficiente apporto d'aria.
Verificare sempre che la cuffia non sia danneggiata e funzioni perfettamente.
Qualora, anche dopo ripetuti tentativi, non si raggiunga la tenuta desiderata con il volume limite
indicato, significa che potrebbe essere indicato l'uso di una cannula di diametro maggiore.
La corretta pressione della cuffia deve essere controllata regolarmente, ossia almeno
ogni 2 ore.
ATTENZIONE!
Tutti gli strumenti utilizzati per riempire la cuffia devono essere puliti e privi di particelle
estranee! Staccarli dall'attacco Luer del tubo di alimentazione non appena la cuffia è
stata gonfiata.
ATTENZIONE!
In caso di prolungato superamento della pressione massima, l'irrorazione sanguigna
delle mucose potrebbe essere compromessa (pericolo di necrosi ischemiche, ulcera da
pressione, tracheomalacia, stenosi tracheale, pneumotorace). Nei pazienti ventilati, si
raccomanda che la pressione della cuffia non sia inferiore a quella definita dal medico
per prevenire un'aspirazione silente. Eventuali rumori sibilanti nell'area del palloncino,
in particolare durante l'espirazione, indicano che il palloncino non crea una sufficiente
chiusura ermetica con la trachea. Se i valori pressori definiti dal medico non consentono
di chiudere a tenuta la trachea, occorre estrarre di nuovo completamente l'aria dal pal-
loncino e ripetere il processo di bloccaggio. Se, pur ripetendo il processo, non si ottiene
una tenuta stagna, si raccomanda di scegliere la cannula tracheale con palloncino di
misura immediatamente superiore. In linea di principio, la pressione del palloncino tende
a diminuire leggermente nel corso del tempo a causa della permeabilità ai gas delle pareti
del palloncino, ma, in caso di gas anestetici, può anche accidentalmente aumentare. Si
raccomanda quindi vivamente un regolare monitoraggio della pressione.
Non riempire mai eccessivamente di aria la cuffia, poiché potrebbero verificarsi danni
alla parete tracheale, incrinature nel manicotto a bassa pressione con successivo svuo-
tamento e conseguente deformazione della cuffia; in questo caso non è da escludersi
un'ostruzione delle vie aeree.
ATTENZIONE!
Durante un'anestesia la pressione della cuffia può aumentare/ridursi per effetto dell'os-
sido di diazoto (gas esilarante).
2. Estrazione della cannula
PRUDENZA
Prima di estrarre le cannule tracheali Fahl
occorre rimuovere innanzi tutto gli accessori,
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ad esempio la valvola tracheostomica o l'HME (scambiatore di calore-umidità).
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