perare la temperatura di mandata impostata
determinando un aumento degli spegnimenti
della caldaia.
7.6
Fattore di correzione (i)
l fattore di correzione (i) è impostabile in modo
continuo tra i valori „2" e „10". Il fattore di cor-
rezione definisce la velocità con la quale una
variazione della temperatura di mandata vie-
ne riportata al valore impostato. Si consiglia in
presenza di un impianto normale di impostare
il valore „5". Questo valore permette una velo-
ce correzione della temperatura di mandata
per contenute oscillazioni del valore imposta-
to.
Valori maggiori determinano un minore
Tip
tempo di correzione ma una maggiore oscilla-
zione della temperatura. Valori minori deter-
minano un maggiore tempo di correzione ma
una minore oscillazione della temperatura.
7.7
Limitazione della
temperatura minima (j)
Il valore di limitazione della temperatura mini-
ma è impostabile tra „10" e „60". Per le caldaie
murali si consiglia il valore „10". Se necessario
si può impostare un valore maggiore.
La temperatura di mandata del circuito di ri-
scaldamento non deve scendere al di sotto
del valore impostato, tranne che per quello im-
postato per lo spegnimento automatico del ri-
scaldamento (capitolo 7.3), oppure in funzio-
namento antigelo con una temperatura ester-
na maggiore di 4 °C.
7.8
Intervallo (k) tra i piedi delle
curve dei circuiti di riscal-
damento 1 e 2
L'intervallo è impostabile in modo continuo tra
0 e –40 K (°C).
In posizione „0" l'intervallo è uguale a 0, ciò si-
gnifica che i piedi delle due curve di imposta-
zione sono uguali.
In posizione „–5" il piede della curva di impo-
stazione del riscaldamento del circuito 2 si tro-
va ad una temperatura inferiore di 5 K (°C) a
quella del circuito 1.
32
Avvertenza: Variando la posizione del pie-
de della curva tramite il selet-
tore (b, fig.
entrambi i piedi delle curve di
riscaldamento; effettuare
eventualmente la correzione
opportuna.
7.9
Pendenza della curva
di riscaldamento del
circuito 2 (l)
La pendenza della curva di riscaldamento del
circuito 2 è impostabile in modo continuo tra i
valori „2" e „3" (fig.
) come per il circuito di ri-
18
scaldamento 1. Il valore impostato indica di
quanti Kelvin (°C) aumenta la temperatura di
mandata in corrispondenza di un abbassa-
mento pari ad 1 Kelvin (°C) della temperatura
esterna.
Per una corretta impostazione della pendenza
della curva di riscaldamento si deve conosce-
re il valore massimo necessario della tempe-
ratura di mandata, regolata dalla valvola mi-
scelatrice, in corrispondenza della minima
temperatura esterna (funzione della zona cli-
matica)
In caso di un impianto di riscaldamento di nuo-
va installazione, di regola, si conosce il valore
della temperatura di dimensionamento. In
caso di impianti già funzionanti bisogna ricor-
rere a valori di esperienza pratica.
Esempio di calcolo valore della pendenza
della curva di riscaldamento:
Dati: Valore massimo della temperatura di
mandata (impianto a pavimento) 48 °C con
temperatura esterna minima –15 °C, valore
minimo temperatura di mandata 20 °C con
temperatura esterna +20 °C.
Pendenza curva di riscaldamento =
mass. temp. di mandata min. temp. di mandata
–
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -
min. temp. esterna mass. temp. esterna
–
48 °C 20 °C
28 °C
–
=
--------------------------------------- -
=
-------------- -
15 °C
20 °C
35 °C
–
–
Secondo l'esempio riportato al selettore (l)
deve venire impostato il valore „0,8".
TA 213 A
), si spostano
2
0,8
=